13/09/2017

“La densità del vuoto – Gli anni ’70 dell’Arte” – a cura di Giancarlo Bassotti – di Marianna Neri

By artedellamarca

Testo critico in catalogo di Gabriele Perretta
30 giugno – 24 settembre 2017
Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi
Palazzo Bisaccioni, Piazza Colocci n. 4  JESI (AN)

A Palazzo Bisaccioni di Jesi è in corso la mostra “ La densità del vuoto –  Gli anni ’70 dell’Arte” a cura di Giancarlo Bisaccioni in collaborazione con la Galleria d’Arte Gino Monti di Ancona.

Il percorso espositivo presenta le tappe fondamentali dell’arte concettuale attraverso l’operato di alcuni artisti che, pur provenendo da ambiti di ricerca eterogenei sia per la scelta dei mezzi espressivi che per i presupposti poetici, presero parte al movimento con l’obiettivo di dare risalto all’idea che soggiace all’opera. Un obiettivo radicale negli intenti e modernissimo nelle scelte, tale da enfatizzare il processo di realizzazione rispetto al valore estetico del prodotto finito.

Accanto ai protagonisti storici del movimento, quali gli statunitensi Joseph Kosuth (il primo a dare la definizione di “arte concettuale”) e Sol LeWitt, l’itinerario fornisce uno spaccato importante di quelle che furono le indagini condotte in Italia da artisti del calibro di Alighiero Boetti, Jannis Kounellis, Gilberto Zorio, Michelangelo Pistoletto e Luigi Ontani. Tra questi, figura un nutrito gruppo di artisti marchigiani, le cui opere testimoniano l’alto potenziale di una regione che in quel periodo vide l’affermarsi sulla scena culturale di alcuni tra i più importanti protagonisti degli anni ’70: da Gino De Dominicis, originario di Ancona a Eliseo Mattiacci, nato a  Cagli; da Ubaldo Bartolini, artista maceratese a Claudio Cintoli, trasferitosi nella prima infanzia a Recanati, fino ad arrivare a Pierpaolo Calzolari la cui attività si divide tra Fossombrone e Lisbona.

La mostra, organizzata dalla Fondazione Cassa di risparmio di Jesi, rimarrà aperta fino al 24 settembre ed è a ingresso libero.