02/04/2018

MUSICULTURA – di Agnese Paolucci

By artedellamarca

La grande tradizione musicale delle Marche si riverbera oggi attraverso le tante manifestazioni che ogni anno sono organizzate sul territorio. Tra queste, Musicultura, il festival dedicato ai nuovi autori e interpreti della musica contemporanea, è certamente una boccata di aria fresca e giovane per l’intero panorama della musica italiana.

Musicultura è un festival che nasce nel 1990 come Premio Città di Recanati per promuovere e valorizzare la musica popolare italiana, dando la possibilità a tanti artisti emergenti di esibirsi dal vivo. Dal 2005, a testimonianza di un successo incrementatosi nel tempo, la manifestazione viene trasferita a Macerata, nel prestigioso palco dello Sferisterio e il suo nome, da Premio Città di Recanati, cambia in Musicultura, in omaggio all’innegabile valore culturale che la musica rappresenta per ogni tempo e per ogni civiltà. Un festival riservato alle nuove promesse, tanto che su questo palco sono nati artisti oramai noti al grande pubblico come Simone Cristicchi, L’Orange e Mirko e il cane, ascoltato anche all’ultimo Sanremo.

Io sono Agnese, ho vent’ anni, e sono studentessa dell’Università di Macerata;  quest’anno ho avuto l’occasione di poter osservare Musicultura da un’altra angolazione, quella di un tavolo della giuria universitaria. Nel corso di questa esperienza per me così formativa, mi sono resa conto di quanto Musicultura rappresenti un importante trampolino di lancio per i suoi partecipanti, ed io non ne avevo compreso appieno le potenzialità fin quando non mi ci sono ritrovata catapultata dentro. L’organizzazione impeccabile e la professionalità dei commissari e di tutti gli addetti ai lavori, creano un ambiente umanatamene e artisticamente confortevole per i giovani partecipanti alle audizioni (gli audizionati) che, presentando tre brani inediti alla giuria, verranno selezionati per accedere alla fase finale del festival. Le proposte artistiche sono tanto differenti quanto interessanti, si passa dal rock, al pop, alla musica popolare, un ventaglio di generi e di sonorità che mostrano la grande vitalità del contesto autoriale e musicale contemporaneo.

Gli “audizionati” provengono da ogni parte d’Italia e, la maggior parte di loro, non ha mai visitato Macerata prima d’ora: questo festival diventa allora anche un trampolino di lancio per tutto territorio, in quanto permette alla città e all’intera regione di essere scoperta e visitata da tutto un pubblico che ruota intorno che ruota intorno alla manifestazione. Le Audizioni Live si svolgono presso il teatro della “Filarmonica” di Macerata in serate aperte al pubblico e volutamente a ingresso libero, al fine di consentire la massima partecipazione dei cittadini e degli interessati. Al termine delle audizioni sono selezionati sedici artisti che saranno presentati in anteprima nazionale con un concerto al Teatro Persiani di Recanati, quindi, in tre serate conclusive nella grande arena dello sferisterio di Macerata.

Le Marche sono un territorio ad alta vocazione musicale. La presenza nella regione di una istituzione straordinaria proprio come il teatro dello Sferisterio ne certifica un rapporto di consuetudine e interscambio. Una sede di prestigio, nella quale si svolgono concerti all’aperto e una stagione lirica estiva di risonanza internazionale, capace di richiamare in città, migliaia di turisti. Un’istituzione che si alimenta del grande prestigio che la musica ha sempre avuto in questa terra e dei tanti musicisti e compositori che, nella nostra regione, hanno avuto i loro natali, da Giovan Batttista Pergolesi a Gaspare Spontini, da Gioacchino Rossini a Filippo Marchetti, senza dimenticare la figura prestigiosa di Bruno Mugellini, a cui la città di Potenza Picena dedica ogni anno una manifestazione come il “Festival Mugellini”, oramai avviato verso la terza edizione.