MyDay
16/06/2018

My Day – Lo Stupore del mare e la sorprendente vitalità culturale delle province marchigiane – di Loredana Finicelli

By artedellamarca

C’è qualcosa di stupefacente nella ricchezza di iniziative e di attività a fine o a sfondo culturale che si succedono nelle Marche da qualche anno; ancor di più stupisce il desiderio, da parte di alcune persone, siano esse addette ai lavori o semplici appassionati, di dedicarsi a progetti con scopi culturali, destinati a promuovere l’arte, la musica, la poesia, il teatro, tutte proposte ad alta artisticità.

È vero, le Marche hanno la cultura integrata al loro DNA, e, di fatto, la loro storia artistica motiva e giustifica la nascita di un blog come questo, dedicato appunto alla scoperta e alla promozione del patrimonio regionale, dove il termine patrimonio va inteso nella accezione corretta di insieme sistemico, unione di testimonianze e di attività, ma anche di attitudini e di talenti di cui questa regione abbonda.

Dicevamo dello stupore, parola che ritengo adeguata per descrivere l’entusiasmo con cui ci avventura nel terreno dell’arte, con una fioritura costante di mostre, festival, manifestazioni che, via via coinvolgono sempre più persone, si allargano per accogliere energie inedite e talvolta un pubblico insperate.

Questa energia è quella che alimenta una nuova realtà culturale, un centro espositivo chiamato significativamente MayDay che è diretta emanazione dell’Associazione “Centro Culturale” già organizzatore del “Festival Mugellini”, appuntamento già molto atteso dell’autunno marchigiano. Ancora una volta, il centro propulsore dell’iniziativa è Potenza Picena, l’antica Monte Santo, strada di mezzo tra Macerata e Loreto, splendido borgo tra le colline del maceratese, che, evidentemente, mantiene una spiccata vocazione per la produzione dell’arte e l’esercizio della cultura. MayDay, invocazione di aiuto che tutti conosciamo grazie ai film o alla narrativa, non è solamente la richiesta di un soccorso che nasce dalla contrazione di un’espressione di origine francese (venez m’aider), traducibile come “venite ad aiutarmi”, in quanto nella trasposizione letterale suona, precisamente, come giorno di maggio: ma giorno di maggio, nella memoria antica, per tanti luoghi della nostra penisola vuol dire calendimaggio, una festività laica e popolare che riecheggia gli antichi riti propiziatori che salutano l’avvento della primavera e la bellezza ariosa della nuova stagione.

MyDay

MayDay, diventa, allora, un segnale beneaugurante, il saluto alla bella stagione, non solo in termini climatici, ma culturali, il fiorire di un paesaggio destinato a lasciare frutti eterni e inossidabili quali sono quelli della cultura. E, coerentemente con il territorio su cui sorge e in linea con le peculiarità geografiche del luogo che lo ospita, MayDay inaugura la sua attività con una mostra dedicata al tema del mare e dal titolo suggestivo Lo stupore del mare: un titolo volto a richiamare questa emozione così basilare nell’economia dei sentimenti umani ovvero lo stupore e quella capacità di farsi sorprendere dalla bellezza grandiosa della natura, ma anche dalla profondità riflessiva dell’arte fatta e fruita.

Il progetto ha un animatore di eccezione nella persona di Mauro Mazziero, artista e promotore culturale di Potenza Picena, ma nasce dal gruppo di lavoro che alimenta e realizza il Festival Mugellini.

In mostra, vi sono opere di grandi maestri come Monachesi, Trubbiani, Biggi, Sughi, De Pisis, Annigoni, Bartolini e tanti altri. Il manifesto della mostra è dedicato all’opera del maestro milanese Paolo Collini mentre per l’inaugurazione sarà presente, per gentile concessione dei proprietari, un capolavoro del XVIII secolo, con una veduta dell’antica Potenza Picena, Veduta della Fortezza del Porto di MonteSanto.

La mostra è a cura di Mauro Mazziero direttore artistico di MayDay.